Si trattava di un esperimento audace e ambizioso di AMAM, un gruppo di design formato nel 2015 da Kosuke Araki, Noriaki Maetani e Akira Muraoka. Mirava ad affrontare uno dei principali problemi di inquinamento del nostro tempo.
L’agar, che deriva da un'alga marina, è tradizionalmente usato nella cucina giapponese e nel campo scientifico e medico in tutto il mondo. La sua struttura porosa e morbida è molto leggera nonostante il volume, offrendo enormi possibilità come materiale d’imballaggio. E poiché l’agar è anche plasmabile, poteva essere usato come materiale di imbottitura. i prodotti derivati dall'agar possono essere smaltiti in modo ecologico, fungendo da materiale per migliorare le caratteristiche di ritenzione idrica del terreno e, qualora dovesse accumularsi in mare, non metterebbe a rischio la vita marina.
I progettisti hanno fatto enormi progressi trovando una vasta gamma di possibili applicazioni pratiche per questo materiale.